6 milioni di Imu

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Il Comune di Capri ha recentemente emanato la determinazione dirigenziale n. 75 del 30/01/2025 con cui ha proceduto all’accertamento di entrata dell’IMU per l’anno 2025, fissando l’importo presuntivo in 6 milioni di euro.
Il provvedimento si inserisce nel quadro normativo delineato dalla Legge n. 160/2019 che, a partire dal 2020, ha ridisciplinato l’imposta municipale propria. L’ente ha dato attuazione a tale normativa attraverso l’approvazione del regolamento IMU (delibera CC n. 18/2020) e la definizione delle aliquote per il 2025 con delibera consiliare n. 84 del 10/12/2024.
L’accertamento in via presuntiva è stato effettuato sulla base delle somme effettivamente incassate nell’anno precedente, in conformità al principio contabile della contabilità finanziaria (punto 3.7.5). La determinazione tiene conto sia del gettito ordinario che del contributo compensativo erogato dal Ministero dell’Interno.
Dal punto di vista contabile, l’importo è stato imputato al capitolo 00120200 del bilancio 2025, codificato secondo il piano dei conti come “1.01.01.06 – IMU”. La natura dell’entrata è stata qualificata come “ricorrente” ai sensi dell’art. 179 TUEL.
Il provvedimento si caratterizza per il rigoroso rispetto dei principi contabili e della normativa in materia di armonizzazione, con particolare riferimento al D.Lgs. 118/2011. La determinazione evidenzia inoltre la corretta programmazione finanziaria dell’ente, che ha preventivamente approvato il DUP 2025-2027 e il bilancio di previsione per il medesimo triennio.
Di particolare rilievo è il riferimento alla Risoluzione MEF n. 1/DF/2020 e all’obbligo di utilizzare il prospetto ministeriale standardizzato per la definizione delle aliquote, nonché il rispetto dei termini di pubblicazione sul Portale del federalismo fiscale (14 ottobre) per garantire l’efficacia delle delibere dal 1° gennaio dell’anno di riferimento.
La determina conferma l’impostazione prudenziale nella gestione delle entrate comunali, basando la previsione sui dati storici consolidati e garantendo così l’attendibilità delle previsioni di bilancio, in linea con i principi di veridicità e prudenza che devono guidare la contabilità degli enti locali.

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