Fine di un idillio a Capri: il ricorso al TAR segna la rottura tra le amministrazioni isolane?

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Fine di un idillio a Capri: il ricorso al TAR segna la rottura tra le amministrazioni isolane?

La presentazione del ricorso al TAR da parte del Comune di Anacapri contro il Comune di Capri segna la fine di un breve periodo di apparente armonia istituzionale tra le due amministrazioni dell’isola azzurra.
Un’intesa che sembrava promettente, nata durante le elezioni comunali del giugno 2024, quando i candidati della lista vincitrice di AnaCapri, presenziavano in prima fila alle manifestazioni della formazione Capri Futura.

La controversia, va oltre la mera questione legale della regolamentazione delle macchine di cortesia, rappresentando la prima normativa del settore in Italia. Il nocciolo della questione è profondamente politico e riflette visioni divergenti dello sviluppo turistico e territoriale dell’isola.

Le problematiche emergenti riguardano la gestione del territorio e la mobilità che disciplina la circolazione e l’utilizzo degli spazi pubblici. Anacapri presenta un modello turistico-alberghiero significativamente diverso da quello di Capri, con un elevato numero di vetture circolanti.

La situazione è ulteriormente complicata dalla presenza di numerose strutture ricettive extra-alberghiere non imprenditoriali che necessitano di servizi di trasporto per i propri clienti dal porto, mentre gli hotel a cinque stelle dispongono di flotte consistenti di veicoli che, secondo alcuni, mal si conciliano con lo stile tradizionale caprese.

Le criticità si estendono alla gestione dell’area marina protetta, di cui Anacapri copre oltre il 50% delle acque isolane. La questione dei collegamenti marittimi, con scarsi progressi negli ultimi anni.

Altri nodi critici includono la gestione dei rifiuti urbani, con il
Sad Isola di Capri, che dovrebbe essere condivisa tra i due comuni, e la ripartizione della tassa di sbarco, che genera significative entrate per entrambe le amministrazioni.

Questa vicenda, che si configura come una “cronaca di un amore mai veramente sbocciato e già concluso dopo soli otto mesi”, riflette le profonde divergenze nella visione dello sviluppo dell’isola e nella gestione delle sue risorse.
Il ricorso al TAR rappresenta non solo un confronto giuridico ma anche il sintomo di una più ampia frattura politica e amministrativa che richiederà tempo e volontà di dialogo per essere sanata.
Ogni Sindaco gestisce il proprio territorio rispondendo al proprio elettorato ed alle esigenze della popolazione.
No a nuovi parcheggi a Capri lungo la Don Giobbe Ruocco, lasciamo gli agrumeti tali, questo è l’ invito de La Voce di Capri.
L’ area di attesa per l’ imbarco navi esiste già ed è stata costruita per tale motivo ed è il Molo Pennello.

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