Visti gli incidenti nelle ultime settimane che hanno visto protagonisti il Golfo di Napoli e Salerno ed in altre località d’Italia causate da persone sotto effetto di alcool o droga, alcuni anche con vittime, si chiede di far prevedere delle norme restringenti alla nautica da diporto sia privata che commerciale.
In una nota urgente al ministro dei trasporti e delle infrastrutture senatore Matteo Salvini, l’associazione nazionale liberi consumatori, a firma del presidente avvocato Gaetano Simeoli, ha chiesto di verificare e valutare se inserire le norme previste dal codice della strada relative alla guida in stato di ebrezza o sotto l’uso di stupefacenti anche al codice della navigazione e della nautica da diporto.
Si chiede di valutare di estendere l’obbligo anche per i natanti adibiti al diporto commerciale l’autorizzazione al comando solo con specifici titoli marittimi professionali con libretto di navigazione, così come già avviene per le imbarcazioni, al fine di tutelare sia i passeggeri sia il personale di bordo.
Si chiede di verificare se sia vero che oggi per i natanti ad uso commerciale per imbarcarsi e comandare un natante ( oggi sono molto più potenti di prima anche con due motori) basta la semplice patente nautica?
Prevedere anche che chi assume il comando della nave non può mettere, salvo casi eccezionali, altre persone al timone se non professionalmente abilitate al comando con specifici titoli. Si chiede di valutare di inserire la figura professionale marittima di timoniere ove non esistente.